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Un libro che racconta gli angoli bui del pugilato. Storie emozionanti, divertenti, a volte malinconiche. Uomini che hanno conquistato il mondo, per poi precipitare nella disperazione. L'inquietante declino di Gustavo Ballas tra droga e alcool. La tristezza di Nikolay Valuev, il re dei massimi, un gigante terribilmente solo. A una festa in suo onore, mentre gli altri ballano, lui piange disperato. L'incredibile vigilia di una coppia di pugili, gonfi di birra e mortadella prima di andare a combattere. Vincere è bello, ma per campare si fa qualsiasi cosa. E poi, le zanzare. Quelle che, a Copparo in Emilia, assalgono i pugili fino a farli fuggire dal ring e mettono ko l'arbitro. L'intrigante avventura di Reggie Strickland, perdente di professione. La pazzesca vicenda di Nick Blackwell, il pugile che ha sconfitto la morte. Come dice la scrittrice americana Joyce Carol Oates: "La vita è come la boxe per molti e sconcertanti aspetti. La boxe però è soltanto come la boxe". E non sono sempre e solo i protagonisti a ispirare le storie più belle, anche i comprimari ne hanno di meravigliose.